Autenticazione



3D Il Giornale

Newsletter

  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 31 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 24 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 17 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 10 Luglio 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 19 Giugno 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Giovedì 05 Giugno 2008
  • Newsletter A.Mi.D. - Newsletter - Mercoledì 28 Maggio 2008

Articoli correlati

Cerca

8 marzo 2007 le donne nella Forze Armate italiane. Nell'Esercito le donne sono impiegate come gli uomini, in Marina rimangono alcune limitazioni come pure in Aeronautica. PDF Stampa E-mail
Esercito, le donne sono impiegate come gli uomini

di Saverio Santoni da Pagine di Difesa

Ognuno può stilare la lista personale di eventi che hanno modificato lo scenario mondiale e determinato l’attuale panorama geo-strategico. Ma su un punto molti sembrano concordare: tali radicali cambiamenti hanno ampliato la tipica rosa dei compiti militari, che si è allargata, sia per quello che riguarda l’ambito nazionale che quello internazionale. In tale ottica, la professionalità militare ha attraversato importanti e profonde trasformazioni, al fine di far fronte alle nuove forme di intervento orientate a garantire la sicurezza e la pace.

In quest’ottica l’Esercito italiano ha identificato la necessità di nuove figure professionali, di nuove capacità che abbiano una forte intelligenza innovativa, che unisca ricerca e sviluppo, che non solo sappia utilizzare materiali e mezzi di alta tecnologia ma fornisca idee e costruisca progetti originali e concreti.

A circa sette anni dall’entrata in vigore della legge 20 ottobre 1999, n. 380 che ha sancito l’ingresso delle donne nelle forze armate italiane, la componente femminile dell’Esercito ha raggiunto il 4,4 % del personale, cioè più di 5.000 unità. Nel particolare, le donne in grigio-verde sono ripartite tra tutte le categorie, ovvero ufficiali (circa 150), marescialli (circa 20) e volontari (circa 5.000). Gli incarichi variano lungo tutto lo spettro delle possibilità: dalle psicologhe alle fucilieri, dalle addette stampa alle paracadutiste e perfino le vigilatrici presso il carcere militare.

Al contrario di quanto avviene in altre nazioni, dove alle donne sono preclusi alcuni incarichi prettamente operativi, nell’Esercito italiano la linea d'azione scelta è stata quella di assegnare gli incarichi in maniera equa, destinando le donne sia all'area operativa che a quella logistica e tenendo conto, per quanto possibile, delle preferenze espresse dal personale. In un’ottica di pari opportunità e rispetto della persona, quindi, anche la progressione di carriera è identica a quella dei colleghi uomini.

Le soldatesse, al pari dei colleghi uomini, sono impiegate in tutti i teatri operativi con il reparto di appartenenza. Sin dal 2001, infatti, il personale femminile dell’Esercito viene impiegato nelle operazioni di sostegno alla pace, condotte fuori dal territorio nazionale, come pure nelle operazioni di prevenzione di atti terroristici in patria. Al momento ce ne sono circa 160 impiegate all’estero: 50 in Libano e Kosovo, 40 in Afghanistan e 20 in Bosnia.

Le droghe sono cari, è per questo che alcuni pazienti non possono comprare le medicine di cui hanno bisogno. Tutti i farmaci di sconto risparmiare denaro, ma a volte le aziende offrono condizioni migliori rispetto ad altri. Circa il venti per cento degli uomini di età compresa tra 40 e 70 non erano in grado di ottenere l'erezione durante il sesso. Ma non è una parte naturale dell'invecchiamento. Questioni come "Comprare kamagra oral jelly 100mg" o "Kamagra Oral Jelly" sono molto popolari per l'anno scorso. Quasi ogni adulto conosce "kamagra 100mg". Le questioni, come "Comprare kamagra 100mg", si riferiscono a tipi diversi di problemi di salute. In genere, avendo disordine ottenere un'erezione può essere difficile. Prima di prendere il Kamagra, informi il medico se si hanno problemi di sanguinamento. Ci auguriamo che le informazioni qui risponde ad alcune delle vostre domande, ma si prega di contattare il medico se si vuole sapere di più. personale professionale sono esperti, e non saranno scioccati da tutto ciò che dici.

**********************************************************
Le donne nella Marina militare italiana

da Pagine di Difesa

Sono 1.667 le donne arruolate nella Marina militare italiana. E’ da tenere presente il fatto che l’arruolamento all’inizio (dalla promulgazione della legge 380 del 1999) fu penalizzato dalla imposizione di un’aliquota massima del 20 per cento. Gli ufficiali in servizio permanente sono 179 (51 alle Capitanerie di Porto), mentre quelli in ferma prefissata sono 142 (71 alle Capitanerie). Di meno i sottufficiali in servizio permanente che sono 125 (23 alle Capitanerie, e non è prevista la ferma prefissata come per gli ufficiali). Il grosso è della truppa: 1.072 (di cui 128 alle Capitanerie), mentre in addestramento presso le scuole ci sono attualmente 89 ufficiali, 22 sottufficiali e 38 marinai di truppa.

L’attuale policy della forza armata prevede che il personale di sesso femminile non sia impiegato presso gli incursori del Comsubin (Goi, gruppo operativo incursori), nei sommergibili e nelle compagnie d’assalto del reggimento San Marco. E’ libero, invece, l’impiego a bordo delle unità navali di superficie, nelle branche della logistica e di staff del reggimento San Marco e presso i subacquei del Comsubin (Gos, gruppo operativo subacquei).

Non ci sono limitazioni nei confronti del personale femminile nell’impiego in missioni all’estero, le cui cifre dipendono esclusivamente dalle specifiche caratteristiche delle unità navali che operano nel teatro. Allo stesso modo, non ci sono limitazioni alle prospettive di carriera per il personale femminile; il grado più elevato attualmente vestito da una donna è quello di tenente di vascello, circostanza dovuta unicamente al tempo trascorso dall’ingresso del primo personale femminile nella forza armata.

Fonte: Stato Maggiore Marina *********************************************************
Aeronautica Militare, 8 marzo

da Pagine di Difesa

Sempre più consistente e altamente qualificata la componente femminile dell’Arma Azzurra con una presenza ormai diffusa in tutti i ruoli e le categorie esistenti in Aeronautica (107 ufficiali, 102 marescialli, 291 volontari). Già in servizio presso tutti i reparti operativi e logistici della forza armata, con le recenti abilitazioni al pilotaggio militare, si completa un lungo e articolato processo di integrazione delle donne nella vita operativa dell’Aeronautica militare italiana (Ami). Tale processo ha avuto inizio nel 2000, quando l’Ami, insieme alle altre forze armate italiane, ha aperto l’arruolamento al personale di sesso femminile. Di seguito, alcuni esempi significativi.

Prime donne piloti di elicottero
I tenenti pilota Donatella Caforio e Ida Casetti sono state abilitate sull’elicottero NH-500E. Brevettate piloti di aeroplano presso la Scuola di volo del 70° stormo di Latina su velivolo SF-260, hanno poi conseguito il brevetto di pilota militare su velivolo T-38 presso l’Air Force Base di Vance in Oklahoma (Stati Uniti). I due ufficiali saranno impegnati nelle attività peculiari del 15° Stormo, ovvero in missioni operative diurne e notturne di ricerca e soccorso e attività umanitaria. Affronteranno, inoltre, addestramento specifico anche per la specialità Combat Search and Rescue (Csar). Tale specialità è di estrema attualità visti gli impegni dei militari italiani nei vari teatri operativi.

Prima donna pilota top gun di velivolo supersonico Tornado
E’ Ida Stefania Irmici la prima donna a pilotare un velivolo tattico come il Tornado. La ‘neolaureata’ pilota ha espresso la propria soddisfazione nell’aver completato con successo il corso evidenziando che “questo risultato premia lo sforzo profuso nell’affrontare un duro addestramento, in cui sono entrata in competizione con altri ragazzi e ragazze, e durante il quale ho potuto constatare come l’organizzazione sia imparziale nel valutare gli aspiranti piloti di ambo i sessi”.

Prima donna specializzata in medicina aerospaziale
Il capitano medico Paola Verde del Centro sperimentale di volo di Pratica di Mare esperta di medicina aerospaziale, ha frequentato un corso che la abilita alla specializzazione di Space Flight Surgeons. Avrà il compito di supportare tutti gli aspetti medici di una missione spaziale: selezione e certificazione dei cosmonauti, preparazione di esperimenti scientifici, supporto medico generale al volo spaziale e alle missioni di lunga durata. L’attività si è svolta nella base di Star City in Russia presso il Centro addestramento cosmonauti Yuri Gagarin.

Gruppo atlete del Centro sportivo dell’Aeronautica
Anche nel settore sportivo, altamente qualificata è la presenza di atlete in uniforme azzurra. Per citarne alcune: l’aviere scelto Valentina Cipriani fioretto (medaglia di bronzo individuale e oro a squadre ai campionati europei assoluti 2005), l’aviere scelto Alessandra Lucchino sciabola (campionessa italiana assoluta 2004-2005), il 1° aviere Clarissa Claretti lancio martello (campionessa italiana assoluta, Torino 2006 e medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo 2005).

Fonte: Stato Maggiore Aeronautica
 
Sostieni anche tu l'informazione del portale A.Mi.D. effettuando una donazione volontaria.